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Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

yes, of course, wii

Non sono giorni facili, bisogna indossare la corazza e schivare i colpi; questo periodo dell'anno mi lascia segni profondi che quasi sempre, l'anno successivo, mi ricordano perchè non ami particolarmente questi 10/15 gg fatti fondamentalmente di cose che non mi appartengono. Intorno a me ho persone fantastiche che mi ricordano che tutto, prima o poi, passerà: quindi via a Vedano a condividere un divano coi Lakers, poi a Corsico per prendere la coppa del mondo di "wii -bowling", quindi sms e chiamate dolcissimi ad accarezzarmi l'anima; già, quest'anima che proprio non si dà pace a volte ma passerà, lo voglio, sono stanca ma presto tutto tornerà sereno, lo so. Ed in macchina un Samuele Bersani da brividi canta "cercherò, proverò, davvero ad avere sempre su di me il profumo delle mani riuscire a fare sogni tridimensionali non chiedere mai niente al mondo solo te come una cosa che non c'è cercando dappertutto anche in me ti vedo "

mi dispiace

infinito il bene che ti voglio. "Quando mi perdo dentro le parole Non ho più accenti per descrivere Le cose che hai già messo dentro me Io non vorrei mai perdere Penso a te... E nella notte cerco l’illusione Di non fermarmi mai Trovare qualche cosa di diverso Che non cancellerai Penso a te... Quando tutto sembra vuoto e di fuori il sole non c’è Sei l’unica via Quando tutte le mie direzioni portano a te Sei l’unica via" (Ottoohm)

a cena con E.

E. ed io siamo sedute ad un tavolo e parliamo di noi, E. non se la passa bene da un po' ed io ho proprio voglia di vedere i suoi occhi sorridere ancora, E. è forte non solo fuori, E. fa scelte discutibili, chi non le fa?Ma E. se ne prende la responsabilità, chi lo fa?E. se la sai guardare negli occhi difficilmente ti dirà una bugia.E. ed io ci beviamo un montenegro, prendiamo la macchina per andare a lavoro, ci fermiamo all'automatico a comprare sigarette...

un quattro bianchi

e così, mi sono sentita come un "quattro bianchi", senza colore nè forma, il gusto indefinito e spesso indigesto, che lo butti giù e quasi sempre non ne hai un bel ricordo o peggio non ne hai un ricordo e basta; quasi nessuno sa di cosa è composto, quasi nessuno lo chiama con questo nome ma col suo "omonimo": invisibile. Non hai nessun diritto di trattarmi così.

ain't no sunshine when she's gone

Ain't no sunshine when she's gone. It's not warm when she's away. Ain't no sunshine when she's gone And she's always gone too long anytime she goes away. Wonder this time where she's gone, Wonder if she's gone to stay Ain't no sunshine when she's gone And this house just ain't no home anytime she goes away. And I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know, I know Hey, I ought to leave the young thing alone, But ain't no sunshine when she's gone, only darkness everyday . Ain't no sunshine when she's gone, And this house just ain't no home anytime she goes away. Anytime she goes away . Anytime she goes away. Anytime she goes away. Anytime she goes away.

è tutto pronto

Le luci per le strade, gli addobbi sulle porte, negozi presi d'assalto, mille cene e aperitivi, i pacchettini, le famiglie riunite, il panettone o il pandoro?I cesti, i sorrisi, i propositi...tutto è pronto, io non lo sono affatto.

tre minuti, solo tre minuti per poterti dire

"TU MERITI TUTTO..."

al confine

Al confine con una media doppio malto ed una normale ci guardiamo spesso negli occhi e cerchiamo di buttare fuori il marcio che la giornata ci ha regalato, bontà sua! Al confine spesso ci guardiamo negli occhi e capiamo quanto sia bello ed importante essere noi. Al confine ci rifugiamo quando fuori piove e dentro comunque non c'è sereno...ma al confine si, si ritrova un po' di sole ed i sorrisi. Al confine è cominciato qualcosa di importante. Al confine sono certa torneremo e sempre nei momenti un po' così. Al confine qualcosa di sconfinato e dolcissimo. grazie.

JANCULOSCHI

Chissà se si scrive così, quello che conta non credo sia questo... quello che conta, cari amici, è il dramma di quest'uomo che il sommo allenatore C.A. ha tenuto in campo novanta minuti più recupero! Sono certa di averlo visto con ManSini, Quaresma e Adriano al bar dello sport sotto casa mia proprio ieri pomeriggio: anche lui è caduto nel tunnel, ne sono certa. Protagonista assoluto del match, ci regala perle di altissima SQUOLA, ed apre l'incontro falciando Del Piero in area che pure Pellegatti ha detto: rigore netto, Janculoschichecazzofai! Secondo me anche Ancellotti Carlo sta cominciando ad alzare il gomito: io piuttosto avrei giocato in dieci!!!

è una giornata perfetta

Non tutti siamo nati per fare buon viso a cattivo gioco, al massimo possiamo prendere per il culo chi ci vorrebbe così, che ne so, magari con una canzone allegra "perchè ne scrivi sempre e solo tristi"; allora invece di sputare in faccia a chi ti dice così, gli fai vedere che una canzone del cazzo la puoi e sai scrivere quando ti pare, semplicemente non ti va, ma lo fai con stile e ci piazzi un pensiero come quello qui sotto, fischiettando, razza di coglione! "Non si è fatti per stare a soffrire andarsene se è ora di finire affidarsi alla vita senza più timore amare con chi sei o dare a chi ti da’ e non desiderare sempre e solo quello che se ne va.." (Capossela)

magritte...

"in thousand waves, in a milion waves, oh still, I look for love and all I see is your face"

ho le allucinazioni

chè guardando un'aiuola sporcata di neve bianca, la prima associazione che ho fatto è stata: "toh guarda, sembra proprio un MOJTO"!!! Vi prego, aiutatemi!!!

devo scriverne, lo so

certo che devo scriverne ma il tutto merita il tempo e la cura necessari, perchè non posso scriverne in un ritaglio di tempo o senza chiudere un poco gli occhi e accarezzare nuovamente ogni momento; posso solo anticipare che me ne vado in giro con dei paraorecchie azzurri come avessi in testa una corona di diamanti, che sentirsi stupida a volte non significa affatto esserlo e che può essere un principio di felicità.

s.vito - milano

L’ultimo sorriso, Giorgia, me lo regala dal mondo dei sogni, neanche sapesse che sto per partire…dorme serena, di quella serenità che può appartenere solo ad un bambino…ero arrivata pesante ma come sempre il mare, questi luoghi, non hanno tradito prendendosi tutto il marcio per restituirmi solo pace in cambio…ho vissuto da sola in questi giorni ed ho scoperto che avevo bisogno di me…qualcuno continuerà a ripetermi che sola non so stare, dentro di me so perfettamente che si sbaglia… Gli alberi, nel parcheggio del mare, sono ormai alti e fanno ombra…sembrava ieri quando li stavano piantando e mi chiedevo “chissà quando serviranno davvero a fare ombra”…eccoli qui, il tempo passa, ti cambia…non so se curi credo più al fatto che cambi …e ripenso ad un mondo che non mi appartiene più, di cui tengo solo stretti i ricordi…bellissimi tra l’altro…prendo la bici e mi metto alla prova, sudo, sbuffo e smadonno ma vinco io e arrivo in un altro posto pieno di me…sulla porta di casa una donna ormai st

lieto fine...

e come nelle migliori favole, arriva dottor Giamphouse, 5 mg di morfina, 4 cl di soluzione salina, defibrillacaricatore a 60watt e...LIBERA! Macbook is on the net, ma ora ha bisogno di riposare, ha perso molto bloodpower.

40 minuti di autonomia

ancora quaranta minuti ed il mio mac chiuderà gli occhi del suo schermo, la tastiera non risponderà più alle stimolazioni dei miei comandi, la pressione del mouse scenderà vertiginosamente, staccherò la presa alle auricolari e non mi resterà che constatare: ora del decesso 16.51...poi calerò la scocca bianca e rimarrò a vegliare la "apple" senza più luce; ed è solo colpa mia, e penso che avrei dovuto fare di più...magari smetterla di dimenticare a casa il caricatore per esempio?!?

Ma quanta arroganza si spreca...

...per quali mediocri orizzonti il senso di vaga impotenza , di un giorno di pioggia, al gusto di pioggia, in giorni di pioggia . L'impotenza non è affatto vaga...e allora provo davvero ad arrendermi ad "un giorno di pioggia, al gusto di pioggia" ; se ci penso davvero è la mediocrità ciò che mi rende più triste, ciò che più che fuori, accumula nuvoloni dentro. Non voglio più essere patetica, ricordare cose che evidentemente non ha importanza ricordare. Maledizione a me, al modo assurdo in cui sono fatta!