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Visualizzazione dei post da 2015

Lifelist

Confusa e felice o non sarei mai sorta dalle mie ceneri - Creep perchè anche se non la fanno dal vivo, quel che conta è che l'abbiano concepita - Weak as I am, I am I too much for you?! - You oughta know tutto quello che avrei dovuto dirti - Dancing e tutto l'amore per la musica che sa dare e togliere tutto in pochi istanti ma soprattutto dare - Colpo di pistola e ne porto fiera la "cicatrice" - Anima fragile e sapere che qualcuno può capire esattamente come ti senti o ti sei sentita almeno una volta nella vita - Rape me e fare pace con Kurt Cobain - Black sapere il testo a memoria non è una possibilità - Un passo indietro e farlo per se stessi e la propria dignità - Scivola vai via , non te ne andare - Mellon collie and the infinite sadness per capire che le parole, a volte, sono inutili - Fumo denso perchè gli Otto Ohm non hanno avuto il giusto riconoscimento - Musica è la danza regolare di tutti i tuoi respiri su di me - Walking in my shoes Dave Gaha

Cadere

Se ora cadessi a velocità relativamente sostenuta sull'asfalto, avrei una parte del corpo ricoperta di piccole ferite, sentirei bruciare forte e non sarebbe certo una goduria l'idea di dovermi disinfettare. Mi sento esattamente così in questi giorni, sto solo aspettando il contatto con l'asfalto, la caduta è in atto, da tempo, solo non sento ancora la pelle che sfrega sul terreno ruvido e tagliente, solo non ho ancora capito quale sia la stima dei danni, questione di tempo insomma. Avrò modo di interrogarmi su quale sia stato il punto esatto in cui non ho visto l'ostacolo e sono inciampata perchè il momento appena precedente la caduta ha sempre i contorni un po' sfuocati, non sempre si riesce a ricostruirlo e spesso ci si convince anche di cose non esattamente vere; se proprio proprio dovessi azzardare un'ipotesi, ad ogni modo, credo mi abbia fregato sempre quel solito punto in cui la sincerità e l'essere diretta rendono il terreno come dopo una nevicata

Gli Angeli

Ma cosa vuoi che dica? Non si è pronti mai ed io non vorrò mai essere pronta. Tre mesi fa, ti incrociavo davanti al nostro box, ci ho messo un po' a metterti a fuoco perchè non sembravi tu quella lì ed io, tanto per cambiare, non ero pronta; tu invece eri sempre pronta ai miei occhi e tanto per cominciare ci mettevi sempre un sorriso. Ricordo quasi tutto di quello scambio breve, la tua sofferenza e la tua incredibile forza, la tua stanchezza e il tuo sorriso provato ma determinato, eri convinta che una luce si stesse aprendo dopo tanto buio e le ultime parole che ti ho detto, come fossi una persona intima, sono state: "sei tu un sole" e tu mi hai regalato l'ennesimo sorriso, malinconico e meraviglioso. Non ti ho più vista da quel giorno, pur sapendo che le cose, purtroppo, non stavano andando come tutti avremmo sperato. Ho rispettato il tuo desiderio di privacy e ne sono contenta per il rispetto che sempre ho provato e proverò nei tuoi confronti e in un giorno qu

Afferrare

I cimiteri non mi hanno mai spaventata, in questo siamo state profondamente diverse, li trovo luoghi di pace, forse un po' illusori ma luoghi "amici". Una giornata trascorsa tutti assieme, ci unisci per l'ennesima volta, ci porti inaspettatamente a casa tua, in un tavolo lungo, fatto di semplicità e qualche faccia "nuova", andiamo avanti ma continuiamo a farlo con te, inciampando nei ricordi che ci hai invitato a custodire stretti dentro di noi. Finalmente il freddo odioso di quel maledetto dicembre è stato soffiato via dalla stagione che preferiamo, che era la tua preferita, finchè hai potuto, sei stata una lucertola che in questo periodo dell'anno si colorava di nero e non rinunciava ad un giorno di mare. Sei li con noi mentre scaldiamo la lasagna, ci mettiamo la pasta fredda nei piatti e, ognuno a modo suo, ti respiriamo e ci facciamo coccolare dal tuo abbraccio, ognuno di noi ti nomina, imita qualche tuo modo di dire, mi giro verso la tua poltron

Pain demands to be felt

Eccole le parole più semplici ed efficaci: il dolore esige di essere vissuto. Sono passati sei mesi ed ancora cerco tutte le risposte, ancora ogni giorno qualcosa di te mi torna in mente in un misto di strazio e dolce nostalgia. La nostra foto in sala, il giorno del tuo compleanno, l'incrocio tra Via Pascoli e Viale Romagna, il calcolo della percentuale, un sogno fragile ma quasi reale, una canzone scritta per te, cantata quasi ogni giorno, come se potessi sentirmi. Ma non c'è nulla da spiegare, se non tenere bene a mente quelle parole là in cima: di cazzi non ce n'è, non si scappa, è come giocare a nascondino da piccoli, crediamo di non essere visti, ci fanno credere che ci siamo nascosti perfettamente ma non è così, siamo addirittura prevedibili, ieri era il retro di una porta o sotto il letto, oggi un bicchiere di vino e quel velo di tristezza che ci appanna la vista...il dolore non fa sconti, ogni tanto allenta la presa ma è quasi per farsi sentire più violento quan

Nei momenti importanti

Neppure li so tutti i momenti importanti in cui sei stata proprio accanto a me, sta di fatto che ne ricordo alcuni in particolare: quella volta che, bambina, ho avuto una crisi allergica fortissima mentre dormivo a casa tua e me l'hai fatta passare, standomi accanto fino a notte fonda; non ero una bimba facile, soprattutto quando ero lontana dalla mia mamma e non stavo bene...sei stata più forte di tutto. quella volta che sei venuta apposta a Milano per prepararmi alla maturità, eravamo tu ed io a Novegro, ero uscita una sera per andare ad una festa, diciamolo, mi sono approfittata del fatto che ci fossi solo tu a casa, per rientrare a notte fonda, ubriaca marcia...ma è solo grazie a te che mi sono alzata il mattino seguente alle sette per studiare e poi superare inaspettatamente lo scritto di matematica. quella volta che stavo a casa tua, in un novembre che mi ha vista diventare ancora più donna, sono rientrata nel cuore di una notte importante, che porterò sempre dentro, al

Sole dell'anima

Così si conferma quella che da anni ormai è una mia piccola convinzione, ovvero che se subiamo una perdita atroce, arriverà qualcosa o qualcuno che ci darà una mano a sentirla meno forte; di questo mi sono convinta negli anni e quindi mi accade...per questo dopo pochissimi mesi dalla tua scomparsa è arrivata la piccola Camilla ed io dopo mesi di lacrime al buio, nella mia solitudine, in momenti di vuoto inconsolabile, ritrovo il sorriso più dolce, riscopro profumi lontani, sento che tutto può avere ancora un senso e capisco che il modo migliore per farti restare viva dentro me è quello di cercare di essere per Camilla la zia che tu sei stata per me; lo so bene che non sarà facile, perchè le cose come le facevi tu io proprio non sono capace di farle ma ancora una volta sarai lì ad insegnarmi, ispirarmi, motivarmi, sorridermi. Benvenuta Camilla dolce, sole dell'anima, che hai scaldato il mio cuore e cacciato le tenebre.

Ovunque tu sia

L'urgenza di tornare lì dove tutto si è spento pochi mesi fa, cercare di ripercorrere quel tempo denso, se chiudo gli occhi due mani stringono attorno al mio collo, per respirare devo riaprirli e prendere fiato, perchè per fare l'abitudine a quella voragine di ricordi ce ne vorrà di tempo. La verità è che non siamo mai pronti per certi momenti, dolori, graffi, vuoti, no, non saremo mai pronti...ed è ignorando questa verità che quel giorno ho ingenuamente pensato che, in qualche modo, tu fossi preparata ed ho preso la macchina per dirti non so bene cosa, neppure io ero pronta. Così quando sono arrivata e ti ho vista con la tua faccina dolce e calma di sempre, non sapevo proprio come potessi fare a proferire determinate parole e poi quali avrei dovuto scegliere? Non dimenticherò mai il tuo viso tra le mie mani, mai. Devo tornare lì e respirare un'aria nuova, che non conosco e capire se qualcosa può consolarmi in tutto questo, rientrare fra quelle mura e respirare la tua p

Non sono pronta...

Quando torni? Presto zia, fra due mesi rispondo, sapendo bene che per te il tempo non ha più misure o quasi. Vorrei abbracciarti, tu mi abbracciavi sempre quando ero piccola e ogni volta mi pareva di partire da lì per non tornarci più, già, perchè allora ero io a non rendermi conto in che mese fossimo e quanto tempo dovesse trascorrere tra Natale e Pasqua. Perchè ci sono momenti nella vita in cui non riusciamo a stabilire un tempo, dargli un peso, accorgerci del passare dei giorni?Ci disorienta, ci fa sentire persi non definire un tempo, per lo stesso motivo ci spaventa la morte, perchè interrompe il nostro tempo o quello degli altri in relazione al nostro. Quando torni ce ne andiamo giù al mare e stiamo assieme e mi porti con la macchina un po' in giro . Va bene zia, rispondo, sapendo bene che anche la realtà ti sfugge di mano, perlomeno hai iniziato a vederne sfuocati i contorni. Vorrei riempirti di baci, tu mi baciavi sempre quando ero piccola e volevo fare a tutti i costi

L'abitudine di tornare

Sei come io ti ho sempre "saputa". Sono stata indecisa fino all'ultimo se venire o meno a sentirti in un'occasione del genere ma, mi sono detta, se non ora, quando? L'attesa viene premiata, sali sul palco e sei visibilmente emozionata, come fosse la prima volta...intoni le tue canzoni e cerchi spesso la conferma di qualcuno del tuo staff, le nuove canzoni appaiono subito belle, cariche di significato, piene della tua assenza dalle scene. Sei felice, lo dici tu stessa e si sente dalle nuove note che ci fai ascoltare, che suoni come solo tu sai fare con una chitarra fra le mani; concludi, non a caso, con confusa e felice e per me si chiude il cerchio, si completa il senso di aver preso la metro, una buona amica ed essere venuta lì. Studio, in attesa di esserti accanto, la posizione migliore sul cd per un autografo, poi quando arriva il momento so solamente ridere e la posizione perfetta per il mio autografo la scegli tu; pronunci svariate volte il mio nome, non

10 agosto 2014

E' una calda giornata di agosto, sei nella tua camera buia, sotto le coperte; non vuoi alzarti, stai piangendo perchè tutto ti sembra insopportabile. Hai freddo ma sei sudatissima, cerco di fottere questa malattia bastarda e mischio le carte: vuoi che chieda a Monica di farti una doccia, zia? Mi rispondi di no, che lei non è una di famiglia e non ti senti a tuo agio. Posso fartela io, ti va? Mi rispondi di si, che hai proprio bisogno di una doccia fresca. Facciamo anche i capelli? Certo che si; poi ti vesto, ti asciugo i capelli e quando finisco sembra tu abbia dimenticato la tristezza mista a disperazione di qualche minuto prima e ne approfitto, sul tuo balcone si sta benissimo e ti ci porto, la giornata è splendida, sarebbe stato un peccato non approfittarne; io rimango lì, a godermi la mia vittoria ed i tuoi sorrisi, le tue chiacchiere e quasi ad accertarmi che, almeno per un po', niente ti faccia tornare in mente i cattivi pensieri. La felicità di averti "strap

Pandoz

Il 28 dicembre alle 15,40 una parte del mio cuore ha smesso di battere, l'hai portata con te. D'altra parte era tua quella parte di cuore, l'hai colorata tu, l'hai costruita tu, l'hai alimentata tu, l'hai coccolata tu. Non hai lasciato nulla al caso, come hai sempre fatto nella tua vita. Hai aspettato che potessimo essere tutti con te, chi più, chi meno; ci hai preparati, sono mesi che ci hai presi per mano e accompagnato lungo un percorso preciso, terminato in una gelida domenica di dicembre, dopo il Natale, prima del compleanno di Donatella perchè quello non glielo avresti fatto mai. Hai lottato come un leone e, finchè hai potuto, hai risposto con l'ironia e la prontezza di sempre, ci hai mandato gli ultimi baci, pieni del tuo amore grande. I ricordi sono troppi...la mia vita è piena di te: dei tuoi insegnamenti, dei tuoi pranzetti deliziosi, dei tuoi lavori a maglia, dei tuoi bacetti infiniti ogni volta che mi rivedevi, del tuo profumo preferito e de