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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Siamo grandi

"Pensa che x 24 ore i problemi non esistono"...ha ragione lei, lo spirito può e deve essere questo. Si parte dunque, dopo aver pensato, in maniera quasi maniacale, a tutto quanto ci fosse da portare. Arriviamo a Travedona Monate attorno alle 13, giusto il tempo di scendere dalla macchina e vedere i soliti noti che si buttano su teli cosparsi di acqua e svelto per andare poi a schiantarsi contro rovi nella migliore delle ipotesi. Pian piano arrivano tutti, pochi i volti nuovi, tanti quelli di sempre e per un attimo il pensiero cade su altri che di sicuro non vedremo anche se tutto quanto, almeno per quel che mi riguarda, non sarebbe mai esistito senza questi "volti assenti". Alle 13.46 mi rendo conto che non ho ancora bevuto la mia prima birra, devo rimediare, il frigo è sempre al solito posto e come ogni anno, è affollatissimo, pronto al nostro assedio. Da quel momento, come ogni anno, perdo il conto ma, a differenza di ogni anno, non perdo i sensi, ho forse im

Mal di pancia

Oggi dovevo restare a casa, coi problemi fuori dalla porta e la porta chiusa bene a chiave. A vedere Dawson's Creek, a rifugiarmi in quegli anni lì...dove i miei problemi erano gli stessi di Joey e Peacy... Per fortuna fra pochi giorni si stacca la spina anche se alcune spine verranno in vacanza con me...impossibile scacciare via certi pensieri, inevitabile farsi quella domanda li: cosa ne sarà, ora, di me? Mentre tutto continua a scorrere, mentre nulla si ferma, mentre le immagini di questi anni mi passano nella mente come scenderebbe giù una spremuta di limone; vorrei trovare il coraggio di credere che tutto andrà al proprio posto, senza dolore, senza fatica, senza quasi che io me ne accorga. Se soltanto non fossi così capace di mettermi di fronte alla realtà, sempre. Se soltanto fossi più brava a nascondermi dietro un dito, ogni tanto. Se soltanto non mi ostinassi a mettere nero su bianco questa delusione, ora. Invece esplode, tutto esplode, il detonatore dalla testa part

del doman non v'è certezza...

Quanti pensieri mi affollano la mente, non so più dove metterli e non riesco proprio a trovare un cestino in cui relegarli; sono prepotenti, mi svegliano nel cuore della notte e di giorno non mi lasciano tregua. Di sicuro sono ad una svolta: grande, piccola, bella, brutta, non saprei proprio ma di una cosa sono assolutamente certa ovvero della sua importanza. In che direzione muoversi, quale sia il modo giusto di vedere le cose, come affrontare tutta questa assurda situazione, proprio non saprei ed ho provato a pensarci, stabilire, procedere per punti ma gli eventi si succedono sempre troppo in fretta e dicono che la fretta sia cattiva consigliera. Ma allora che fare?Giuro che non lo so ma so altrettanto che così, in questo modo, non sarà domani...questa evidentemente la chiave, il punto minuscolo di partenza. Anche se alcune persone non hanno capito e non capiranno le mie ragioni, anche se sono certa che molte saranno le persone con più di un sorrisino di circostanza sulla faccia

come a 18 anni...

Non è stato un bel live, nei giorni precedenti ero troppo tranquilla e pochi minuti prima dell'inizio troppo agitata. Ci sono periodi in cui S. riesce ad essere peggio di una donna mestruata ed io non trovo mai il coraggio di dirgli che una calmata sarebbe il minimo. Eppure arriviamo ad Alessandria, una birretta per metterci a nostro agio e cominciamo a montare per fare il soundcheck. L'unica consolazione è che passerà Gp, lo ha promesso, oggi non ci saranno i preziosissimi amici, per cui confido in Gp, a lui mi aggrappo; e infatti arriva, se la ride con un cartone in mano a forma di strumento, penso sia un cimelio per il nuovo Rock and Roll ed invece lui si avvicina e mi dice: per il tuo compleanno...non lo so che faccia ho fatto aprendo il cartone ma senzaltro era una faccia da una che non se lo aspetta e si trova davanti il più bello dei regali, la mia chitarra nuova. Come a 18 anni è lui a regalarmela, lui con cui ultimamente non è che i rapporti siano stati propriament

Shirley

Come una folgorazione Shirley Manson irrompe nel mio mondo. Si muove sul palco come nessuna, si sente padrona, lo è. E cattura il suo pubblico, impossibile evitare il contagio, inutile tentare di sfuggire al suo magnetismo. Si va al di là della musica, della sua voce(bella ma non irresistibile)...sono le mani, gli sguardi (ci sono persone in grado di catturarti anche a Km di distanza), le intenzioni, i movimenti. Tutto contribuisce a rendere la sua esibizione indimenticabile, sorprendente. Avrei voluto incrociare quello sguardo anche da vicino ma, come in ogni cosa, bisogna saper cogliere l'attimo ed io non ho saputo o voluto farlo. Non pensavo di poter essere colta di sorpresa da un artista, invece è quello che è avvenuto... Altro che "garbage"!

brucia

Chi lo sa come sono le ferite dell'anima?Rosse, forse viola, forse nere, bianche. Chi lo sa se han bisogno di tempo per rimarginare o se piuttosto col tempo si fanno più marcate, profonde, sensibili. Le immagino come una notte senza luna, soffocanti. Chi lo sa cosa muore dentro, chi ne pagherà le eventuali conseguenze. Chi lo sa quanto ci tolgono e quanto invece ci danno. Chi lo sa.

duedestini

"Ed è per questo che ti sto chiedendo di cercare sempre quelle cose vere che ci fanno stare bene mai io non le perderei mai Perché siamo due destini che si uniscono stretti in un istante solo che segnano un percorso profondissimo dentro di loro superando quegli ostacoli che la vita non ci insegna solo per cercare di essere più veri" Io ci credo.

Grazie ragazzi !

Parto in motorino con P., il motorino in queste circostanze è d'obbligo, un incauto tifoso forse già sotto effetto di innumerevoli birre canta "i campioni dell'Europa siamo noi"... Apertura straordinaria del Rock and Roll, mi presento con tanto di prenotazione al tavolo, il solito, quello davanti al bagno (VIP). Prendo una piccola, sono cauta, con la Germania mi ero subito lanciata con una media, le sensazioni oggi sono un filo diverse ma io ci credo e per questo canto l'inno e mi concentro. Dai primi palloni era chiara la differenza tra le due formazioni ma io ci credevo comunque, a mio modo di vedere era importante non farli segnare proprio subitissimo...poi quel lampo loro, quella distrazione nostra...la Spagna è forte, fortissima, fatto il primo gol e poi il secondo era praticamente impossibile ribaltare il risultato. Ad ogni modo non tollero ragionamenti del tipo: "giusto perdere 4-0 perchè è questa la reale differenza tra noi e loro" oppure &qu