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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

parlando col Varano

"anche solo per pochi secondi capire che qualcosa di buono c'è in me" "la notte schiude le sue braccia fragili tra le emozioni che si intrecciano" "vedo solo sbarre, vedo una prigione umida" "se fosse facile fare così, poterti dire già quello che so, farebbe freddo in un attimo che passerà" "generalmente lei riserva indifferenza a tutti quelli che si stringono troppo" ti voglio bene Albi.

è ufficiale

Dopo l'ennesima prestazione a dir poco sconcertante, è con immenso dispiacere che annuncio ufficialmente che il giocatore Alessandro Faiolhe Amantino, detto Mancini, è caduto nel tunnel dell'alcolismo; i primi segnali durante il derby quando, andando a battere un corner, calciò la bandierina (e non per imitare Cassano)!!! Sono fiduciosa che presto se ne accorga anche Mourino e la smetta di farlo giocare con tanta assiduità; chiedo infine umilmente perdono per essermi esaltata in agosto in occasione di alcune sue giocate: d'altra parte si sa che una donna (ed io biologicamente almeno lo sono) non capisce una beata fava di calcio!

mille violini

suonati dal vento, l'ultimo bacio mia amata bambina, brucia sul viso come gocce di limone, l'eroico coraggio di un feroce addio ma sono lacrime mentre piove, piove maledetti ormoni pre-mestruali contro cui è inutile affannarsi, quel peso sulla bocca del mio stomaco, che non accenna ad andarsene o forse solo durante il tempo di una piadina, accarezzandoti con gli occhi; poi di nuovo pioggia e pensieri, ottobre scivola via, un colpo di tergicristalli ed ecco novembre, per un attimo solo vorrei chiudere gli occhi e permettere a queste lacrime di bruciarmi sul viso. Aspetterò la notte e le sue naturali vie di fuga, la faccia premuta contro il cuscino e gli occhi chiusi fino a perdere i sensi, magari accenderò l'I pod e ascolterò "stato di necessità"...per ora, come qualcuno consiglia, "mi metto in stand by", schermo nero.................................................................................

non ci siamo proprio

Aver letto un comunicato e non essermi accorta di due errori macroscopici, aver mandato un'e-mail in cui tra testo ed allegato ci sono decine di pubblicità, aver inserito il nome di un'artista che non sarà presente nella scaletta della programmazione di Halloween, sono solo tre delle cazzate che oggi ho fatto e che mi fanno giusto un attimo credere che sia meglio archiviare la giornata odierna per dedicarmi ad altro!

è già buio

Così fuori è già buio ed i termosifoni scaldano gli ambienti e creano aloni neri sui muri; così il freddo comincia a tagliare le mani e la faccia mentre vai in motorino e l'aria si è fatta più densa; così i lampioni illuminano tutto di quel giallo vuoto, così i calzini e le mutande sui caloriferi, così le calze di notte, così voglia di minestrone e minestrine, così i vetri della macchina brinati la notte, così il sole quasi impercettibile, sconfitto dal freddo; così io, sempre troppo poco coperta, mai pronta realmente a questo periodo dell'anno. Allora voglio pensare ad altro, ai concerti, ai cd che comprerò, a Fidenza, al 4novembre, al lavoro e, perchè no, voglio pensare anche a te.

piccola Giorgia...

gli Otto Ohm

vorrei ancora spiegarli certi viaggi, a renderli maggiormente preziosi, ad imprimerli nella mente o forse dovrei dire nel cuore, spesso, gli Otto Ohm. Scusa Se sono troppo sincero Se non riesco a perdonarmi Di aver perso del tempo chissà dietro a che cosa Invece di cercare te Ma questo forse gia lo sai Che certe cose accadono Soltanto quando sembra chiaro Che a te non può succedere Tu portami via Dalle spine del mondo Aiutami ad essere uomo Nel buio più pesto Insegnami come si fa A non sentirsi di troppo E a non avere sempre dentro Il mare d'inverno Scusa se mi sono distratto Se non dico mai ti amo Se faccio troppo tardi Ritorno e tu gia dormi Mi siederò vicino a te Ma non ti sveglierò perchè Mentre tu dormi scacci via Anche l'ultimo fantasma nero Ed io lo vedo allontanarsi Tu portami via Dai giudizi cattivi Da questo abbrutirsi Dentro a riti banali Insegnami come si fa A non sentirsi di troppo E a non avere sempre dentro Il mare d'inverno

per maria teresa

La calligrafia sulla carta che avvolge il barattolo sembra quella di una bambina che ha appena cominciato a scrivere: incerta ed "arcaica"; scarto e sul tappo del barattolo un'etichetta con ancora scritto: "per Maria Teresa", stessa calligrafia. Per tutti loro io mi chiamo così ed è così che ogni volta mi chiamano. Tornare alle tre di notte, dopo il lavoro, e trovare quel barattolo di olive in salamoia fatto e confezionato con le sue mani, mi ha scaldato il cuore; mia madre il mattino seguente dice: "la zia Antonietta..." si, penso, non c'era bisogno me lo dicessi, era già chiaro...e sorrido. Allora penso alla zia Antonietta: il fatto che abbia scritto il mio nome sia sulla carta che confezionava il barattolo sia sull'etichetta che ha messo sul barattolo stesso, mi fa venire in mente esattamente lei: maniaca della gentilezza, generosa, matta, buona...e poi le mille cucine diverse per le sue tavole apparecchiate per non meno di 10 persone, poi l

scambio di sms

B.: "senti ma: abbiati, zambrotta, nesta, maldini, seedorf, gattuso, pirlo, beckam, kakà, ronaldinho, sheva...manca solo dio e poi ci sono tutti!" M.: "peccato che Dio IBRA giochi in un'altra squadra!"

Vicky, Cristina, Maria Helena.

Di come questo film tocchi punti fondamentali delle vite di ognuno senza mai risultare "invadente" o eccessivo; di come sappia metterci nelle condizioni di riflettere senza farlo realmente; di come siano autentici i personaggi. Della bellezza delle tre protagoniste: Vicky, Cristina, Maria Helena.

ma per vedere la partita?

Avevo provato a spiegare a tre imprudenti tifosi giallorossi che non c'era posto, che non era quello il posto ma hanno insistito, volevano sedersi, pasteggiare mentre stava per cominciare il secondo tempo; poi a fine gara non posso farvi capire la desolazione ed il vuoto nei loro occhi. Ma d'altra parte guardando un tabellone che recita come sopra anche a me sarebbero venuti gli occhi tristi, avrei avanzato roba nel piatto e non sarei stata poi tanto simpatica con la cameriera interista che mi serviva pietanze, beffarda. Come direbbe Joe: "Abbiamo esagerato" , con "l'occhio in fuorigioco" per dirla in Varano's style, per non parlarvi poi di quello che avrebbe detto Nic!!!

non per infierire

IBRA-IBRA-DEJAN-OBINNA!!! ...ah ma giocava anche Totti...già!

oggi non mi sopporto

Avete letto benissimo, oggi non mi sopporto. E poi vorrei solo essere in qualche pomeriggio di anni fa: le musicassette di mio fratello, il mangianastri, i preavvisi delle mie inquietudini, ritrovarmi fin da allora in parole troppo grandi, troppo più grandi di me, eppure, ritrovarmici. Infilavo la musicassetta di Vasco, premevo sul tastino col triangolo di "play" e riavvolgevo quando certe canzoni non si facevano ascoltare in una sola volta. Chissà cosa pensava mia madre di ore chiusa dentro camera mia, con vinili, cassette e fogli pieni delle mie manie; o forse lo so, quello che ha sempre pensato. Comunque poi partiva Liberi Liberi... Se fossi stato, ma non sono mai stato così; insomma dai adesso sono qui! vuoi che dica anche se soddisfatto di me in fondo in fondo non sono mai stato "soddisfatto" di che ma va bene anche se qualche volta mi sono sbagliato

distante dalla mediocrità

vai e fottitene dell'orgoglio...

ne ha rovinati più lui che il petrolio (Vasco) Con la testa sotto la sabbia, certe persone vanno avanti così, poi la sabbia diventa troppa, calda, pesante: manca il respiro eh?Allora si scalcia, ci si dimena, si urla, si graffia, magari si spezza, si viola, forse si ferisce, che importa?Fuori è tutto più grande, diverso, esposto, fuori c'è il vento che smuove, la pioggia che bagna, la neve che paralizza: manca comunque il respiro eh?Allora si costruiscono barriere solide, ci si mette in zone protette, si cerca il calore di un fuoco che non brucia ma che scalda quel che serve, magari si ritorna lentamente con la testa sotto la sabbia, non importa! Sicuri, protetti, non una parola di troppo, non il vero prendere fiato, correre il rischio per poi capire che non si rischia proprio nulla se non essere più consapevoli di sè e degli altri. Ringrazio di cuore chi in questo momento è vicino a me.

per chi non avesse presente

STICH... ...esperimento 626 le orecchie sono identiche!!!

Hoana significa famiglia

...significa che nessuno viene dimenticato nè abbandonato... Un giorno anche io domerò il mio Stich e le farò capire il significato di "famiglia", un giorno anche lei sarà in grado di non distruggere tutto ciò che le salta in mente come rotoli di carta igienica sbrindellati, vasetti di olive fatti precipitare dai mobili, calamite divelte dal frigorifero, zoccolo della cucina sradicato dalla propria sede...si "Runstich" , diventerai un gatto buono e col senso dell'Hoana...non è colpa tua, sei geneticamente modificata e ideata per distruggere ma io ti insegnerò...si

niente di più

Non avevo bisogno di niente di più, ho alzato gli occhi e tu eri lì, come spiegare l'intensità di alcuni momenti, non è possibile, puoi solo percepirla e tenertela stretta o magari posso chiudere gli occhi e ritornare esattamente lì, perchè è soltanto lì che vorrei essere.

valutazioni, sottovalutazioni

non aver valutato con chiarezza l'episodio di venerdì notte o averlo sottovalutato: mi rendo conto che non l'ho affatto digerito, che devo metabolizzarlo e superarlo ma non serve che lo ignori perchè non va via affatto. Ora mi butto sotto la doccia e so che ho bisogno di piangere.

risveglio inquieto

La prima cosa da dire oggi è che NICO COMPIE 30ANNI: auguri vecchio mio! Altre cose da dire: questa notte lascia il segno, mi ha turbata, mi ha fatto conoscere l'ignoranza delle persone, il loro lato animale, mi ha fatto conoscere la violenza cieca, quella per cui "se tu stai da quella parte sei come loro, con loro" oppure "se non sai come stanno le cose non parlare" oppure "tu non li fai entrare perchè sono di colore"...le mani addosso, gli occhi addosso, le parole addosso, le transenne addosso. Certo, i graffi non li ho sul corpo: forse ho bevuto la prima birra per cercare di disinfettare quelli sull'anima, chi lo sa...so solo che ero scossa e avevo bisogno di andarmene via, so che non potevo farlo "ti devo accompagnare alla macchina perchè se ti riconoscono fuori..."...cosa?E' pazzesco penso, io scortata per aver cercato di ascoltare! Penso che avrei bisogno solo di te, al telefono mi trasmetti il calore necessario e riprendo fiato

la stagione dei grilli

sostenevo "parlasse" un po' troppo oggi, cambiava anche le sfumature del suo miagolare e fissava nervosamente la finestra, sul lato chiuso; capisco, apro la metà chiusa della finestra e ci trovo un grillo gigante, semi incosciente, che salta e sembra ubriaco; è fiera della sua caccia, se lo mette in bocca e me lo porta vicino, come fosse un trofeo. Le faccio mille carezze e penso che senza di lei non sarebbe affatto lo stesso, si ok, rompe la balle, è un impegno ma quando rientro a casa la sera è uno spettacolo! Questa è la stagione dei grilli, come l'estate lo era delle lucertole: entrambi animali troppo veloci e scaltri per le mie qualità atletiche!!!

se cado giù...

sei mia ...perchè è evidente che mi capiti di inciampare... risalgo e tu sei mia ...perchè mi ammazzo di lividi ma trovo sempre la forza... voglio di più e sei mia ...perchè non ho limiti e sono imprudente... non chiedo di più e sei ancora mia ...perchè conosco il valore di certi momenti, in cui semplicemente hai tutto... lascia che sia come vorrei ogni mio istante...cerco di più e sei mia ...perchè amo le estremità... non chiedo di più e sei ancora mia ...perchè vivo di intensità e non credo ci sia nulla di più intenso che "non chiedere di più di ciò che si ha", lascia che sia come vorrei ogni mio istante (Negramaro)

con gli occhi lucidi

Accorgersi dei miei occhi lucidi alle tre del mattino, in Via O., col freddo a confondere tutto, con le emozioni che spingono sull'acceleratore ed i freni consumati dall'esigenza di viversi tutto, quando cado nei miei momenti e dai silenzi è difficile farmi uscire: sei entrata in punta di piedi, senza spostare nulla, accarezzando piano gli spigoli del cuore, non hai preso niente ed hai lasciato tutto, perchè poi sarebbe tanto più semplice forzare serrature arrugginite e lasciare graffi sull'anima, ma tu sei tutta un'altra storia. Mi metto sotto le coperte, accendo su Mtv e parte il video dei Negramaro, brividi all'alba dei sogni...

anyone else but you...

...non credevo di ritrovarti fra queste note, invece... " Quando ti guardo Dopo un giorno pieno di parole Senza che tu mi dica niente Tutto si fa chiaro A te che mi hai trovato All’ angolo coi pugni chiusi Con le mie spalle contro il muro Pronto a difendermi Con gli occhi bassi Stavo in fila Con i disillusi Tu mi hai raccolto come un gatto E mi hai portato con te A te io canto una canzone Perchè non ho altro Niente di meglio da offrirti Di tutto quello che ho Prendi il mio tempo E la magia Che con un solo salto Ci fa volare dentro l’aria Come bollicine"

catene sequenziali

di acidi nucleici mi parlano di te, mi parlano. mentre parte "15 steps" dei Radiohead sono preda dei pensieri e delle paturnie, fra 12 ore devo essere dove pagherei di non essere, come quando guardi il cielo e si fa sempre più nero, questa sera non offre motivi per pensare che "il lampo illumina senza rumore"; ho il letto disfatto e penso a quando, poche ore fa, era perfetto e caldo. Ora metterci le lenzuola pulite, col sotto bucato e un po' stretto, sentire profumi di fresco che tendono al freddo, non era esattamente ciò di cui avevo bisogno; piuttosto il bisogno era di briciole ed ora credo che l'unico modo sia rannicchiarmi sul divano avvolta da una coperta di venti anni fa. Credo che lo farò.

Juno

Alla fine credo che sarei rimasta anche io abbracciata al mio Paulie e avrei scelto di non vedere il bambino, alla fine anche io mi sarei ritrovata a cantare una canzone dolcissima con Paulie e le nostre chitarre "I kiss you on the brain in the shadow of the train, I kiss you all starry eyed, my body swings from side to side,I don’t see what anyone can see in anyone else, but you" . Juno a tratti e nella sostanza è molto più di un film noleggiato da blockbuster e guardato sul divano, è destinato ad essere il film che mi rimarrà dentro per qualcosa di preciso, di quasi poetico e speciale; Juno è una delle tante cose scoperte assieme e per caso, un po' come gli gnocchi burro e salvia o il gelato strawberry and cream. Juno era lì da un po' ma in fondo non credevo potesse essere davvero così. Ultimamente mi è già capitato "in anyone else, but you"

"se ci riprova 100 volte non ci riesce"

il punto è che ci ha provato una volta e l'ha messa dentro, non credete?

dorian ed i cavour

Ho incontrato Dorian la prima volta alle Scimmie, ero andata per sentire un altro gruppo, quando sale sul palco lui, magrolino, capelli lunghi che gli coprivano gli occhi, è a casa sua penso, fa piccole cose ma intensissime, articola canzoni con la sicurezza di un veterano ma non è mai arrogante, sa stare al suo posto ma con l'eleganza di chi ci sa assolutamente fare; ascolto i suoi testi, sono particolari ed intimi, le note di cui veste i suoi testi sono spavalde e frizzanti ed il cocktail è fatto, sono i Cavour. Incontro Dorian e i Cavour qualche giorno fa, è cresciuto e con lui la sua musica; i capelli sempre sugli occhi, al fisico magrolino si è sostituito quello di un "uomo" ma l'intenzione sul palco è rimasta quella; allora ho chiesto a Dorian cosa ne pensa di fare una serata coi Masai: coming soon!!! "io dico sempre non credere a verità che non feriscano almeno un po' " (Dorian)

padre madre

non ne parlo mai ma quanto mi mancano a volte, sono tutto quello che mi hanno insegnato, dovrei essere molto di più per tutto quello che mi hanno insegnato, sono il rapporto più conflittuale e costruttivo che io viva, sono lontani ma sono qui, dentro, perchè poi se ho qualcosa che non va, sono i primi ad accorgersene ed io proprio non riesco a sfuggire, sono le scelte che ho preso, sono i rimproveri che non sempre mi sono meritata, sono le delusioni che ho dato loro, sempre superate, sono i "no" ricevuti, sempre accompagnati da una spiegazione sensata ed intelligente, non sempre condivisa, sono tutte le volte che per me hanno rinunciato a loro, sono i miei silenzi, sono le imperfezioni di cui sono fatti, sono due delle persone più ricche d'amore che abbia conosciuto, sono quello che spesso non ho capito, poi coi genitori funziona così, no?Ci si vuol bene anche se non lo si dice quasi mai. Padre, occhi gialli e stanchi, cerca ancora coi tuoi proverbi a illuminarmi... Madre

fuori è un giorno fragile

ma tutto qui cade incantevole... P.S. S.Vito sunset...Mary's home.