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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

rewind

Vedo il cartello "Travedona Monate" e il cervello si spalanca su milioni di ricordi, situazioni, stati d'animo, dissidi interiori, gioie immense, risate dal primo all'ultimo secondo, lacrime seduta sul prato, persone che ieri c'erano, oggi anche oppure no...la malinconia che solo qualcosa che hai vissuto con tutto te stesso può far scaturire. Poi guardo il cielo di un azzurro come mai negli ultimi anni e capisco che è tutto da vivere...ci perdiamo: la casa è quella, no mi ricordo la salita, forse è questa, fai inversione, gira a destra e poi non so com'è mi ritrovo con la prima corona, fresca, fra le mani (non chiedetemi MAI che ore fossero): ok siamo arrivate. Tutto è ancora da "costruire", succede sempre qualcosa a Trave ma non sai mai cosa nè come nè quando. Joe monta l'impianto, sarà come sempre lui a guidare sapientemente il pentagramma di giornata...certo poi si è saputo scegliere negli anni compagni "istituzionali" quali Cesar

quando torno

Non lo so, al momento non saprei dire se e quando torno...va bene, l'aereo è partito, atterrato ad Orio al Serio, io anche ma la mia anima no, è rimasta sulla riva del mare, coi piedi nell'acqua fredda e trasparente, con gli occhi spalancati sul cielo azzurro, con le mani fra i sassi, con il naso riempito di profumi intensi, con tutte quelle persone semplici e fondamentali. Non sono qui, il salto non è riuscito alla mia mente così confusa, così bisognosa di serenità. So certamente che tornerò ma adesso no, è inutile. Chissà come saranno le cose quando torno.

radiometabolica

Ecco, non mi veniva la parola...radiometabolica... la sera tutti i pensieri che in giornata mi hanno soltanto sfiorata ed ho cacciato via come un insetto fastidioso si riprsentano e mi costringono ad una "fragilità" che altrimenti maschero. Ricordo ancora quel pomeriggio in cui tutto ebbe inizio..."non sarà nulla, perchè dovrebbe essere proprio quel caso"...quella telefonata invertì ogni pronostico, ogni ottimismo...le mie lacrime e già mi domandavo come agire, reagire, nascondere, sminuire, dire, raccontare...mi buttai negli eventi, non diedi nessuno spazio alla disperazione, provai in diverse situazioni a chiamare questo problema con il suo vero nome, dirlo è insieme liberazione e una piccola ferita. Non lo so come sono arrivata ad oggi, non saprei dire con quale percentuale questo stato abbia condizionato le mie giornate, le mie azioni, i pensieri... So solamente che ora mi è più chiaro cosa voglio nelle mie giornate.

è solo un uomo quello di cui parlo...

...di quando scrive come adesso... Ma torniamo per un attimo al 10 sera, niente era ancora successo di tutto questo...è stato un po' come l'ultimo giorno di scuola ma quello che precede la maturità quindi sei contento, vuoi godertelo ma allo stesso tempo mille pensieri ti affollano la mente...allora si va a fare l'aperitivo, due spritz, si mangia qualcosa fino ad arrivare al momento, si prende posto che il Varano è una certezza, un vero amico, un fratello e poi si spengono le luci ed entra un artista, uno dei pochi veri, che non parla per caso e preferisce suonare, che ha scelto di farlo da solo perchè con tutto quello che ha di dentro gli strumenti non gli mancano...è stato così come pensavo, come volevo, come speravo... Certo che non sono calma, di sicuro non sono spensierata, cazzo domani entro dentro e poi sarà tutto diverso, migliore in prospettiva ma nessuno ti parla di quel che ti aspetta veramente, nessuno lo sa e se lo sapesse comunque non te lo direbbe perchè ci

Ipocalcemia

Forse dovrei guardare più calcio, lo dicono anche gli esami...ma si sa, questo per me non è l'anno del calcio, quindi metto su italia 1, ore 17,30 e mi godo una Sharapova da urlo, che sembra più un pugile che una tennista e difatti mette nell'angolo un'avversaria che soccombe sotto i suoi colpi. Cambiare sport, mai la fede: quindi è sempre Inter, sempre VR46, sempre Maxicono Parma e Foppapedretti Bergamo. Perchè quando guardo un campo che sia da calcio, tennis, volley, una pista, tutte quelle paure, insicurezze, quei malesseri, quelle sofferenze che mi piegano il cuore, sembrano come svanire, volatilizzarsi, evaporare. Per questo domani metto su la mia maglietta neroazzurra e me ne vado a Pogliano Milanese a guardare la mia Inter con Fabione che gufa, la Ele che ride delle mie "scenate", Paola che mi accompagna solo per cercare di farmi sedare quella malinconia che sembra non volersene andare, come quei tanti segni su braccia, mani, collo, petto...quegli odori

fino al 10 Maggio me la godo tutta...

Ho due belle notizie ed una brutta, da quale vuoi che parta? Sempre da quelle belle...e sia: Venerdì me ne vado a Pavia a sentire Caparezza e il suo sogno eretico: l'ultima volta che l'ho ascoltato dal vivo è stata al Rolling Stone, pensa un po', mentre questa volta sarà al Palaravizza grazie ad una delle ultime grandi scoperte che si fanno nella vita, F. grazie davvero! Martedì invece realizzo uno dei miei piccoli sogni e lo realizzo grazie a chi è per me come un fratello...le note di Niccolò Fabi saranno la giusta medicina per la mia anima alquanto provata. Insomma fino al 10 me la godo. Le brutte notizie possono aspettare, ho tutto l'11/05 per pensarci.