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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Voltare pagina

E' facile voltare la pagina di un libro che scrivo e leggo da quasi 4 anni? Succede oggi, mi guardo attorno ma anche e soprattutto dentro. Mi piace questo libro che ho contribuito a scrivere? Di sicuro non strapperei neppure una pagina, neanche quella più brutta che, per quanto mi riguarda, è stata scritta il 15 ottobre 2012, una giornata che ha forse iniziato a farmi pensare con convinzione che fosse arrivato il momento di terminare questo libro. Con quanto entusiasmo ho inziato a scriverlo, lo ricordo come fosse ora, quel rientro in aeroporto, senza nessuna certezza, solo quella delle persone meravigliose che avevo al mio fianco. Il primo giorno, le prime cose assegnatemi, che non avevo la minima idea di come affrontare, ho pensato soltanto "mary tu chiedi e anche se non hai capito perfettamente, falle al tuo meglio". I miei tanti errori, le mie piccole e grandi conquiste, ogni singola persona incontrata, che abbia fatto parte di questa avventura per un attimo o s

Come il terremoto...

E' come il terremoto, le scosse di avvertimento nessuno le reputa degne di nota, pericolose, nessuno pensa di dover abbandonare la propria casa. Ci convinciamo che è tutto nella norma, che le mura che ci circondano sono sicure, non crolleranno, quella è casa nostra e va tutto bene. Intanto quella crepa sul muro dovrebbe dirci qualcosa ma ignoriamo perfino questo segnale, lo ignoreremo. Quindi verremo buttati giù dal letto nel cuore di una notte, nel momento in cui siamo più impreparati e, ancora, in quel preciso momento, non ci renderemo conto di cosa è realmente accaduto. Penseremo, istintivamente, a metterci in salvo e a portare con noi le persone care, qualche oggetto che riteniamo importante. Così ci ritroviamo davanti al fatto compiuto: quello che c'era, non c'è più e non tornerà indietro. Quello è il vero trauma, il dolore acuto che ci porteremo dentro e non se ne andrà più via. Nel momento esattamente successivo a quella scossa che ci ha sventrato più dentro c

Sei come sei

Eva chiede a suo padre perchè non abbia mai pensato, in tutto questo tempo, di andare a riprendersela, di rubarla...e Giose le risponde che si rubano le cose che non si hanno mentre lei è figlia sua. Quando hai detto che mi avresti regalato un libro, pur non avendo idea di cosa avessi scelto, ero certa che mi avrebbe "illuminata". Ho scartato l'ultimo pacchetto di natale quindi piena di emozione e curiosità. Mi si presenta davanti agli occhi un libro di cui ignoravo l'esistenza, titolo: Sei come sei. Ho solo pensato dentro di me che non potevi che regalarmelo tu. Per me tu sei sempre stata questo: la persona che mi stupisce, che mi riserva una sfumatura sempre diversa, un libro che non è finito e che mi appassiona dal titolo e mi tiene incollata ad esso. Sei come sei, tu, nel bene, nel male, nei tuoi difetti evidenti, nei tuoi pregi indiscutibili e rari che non a tutti concedi di scoprire. Sei come sei, prendere o lasciare, nessun compromesso, solo un percorso