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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Dove va a finire tutto l’amore di una storia d’amore?

Quando "incontro" realtà nuove e genuine come Levante , che prima urla dentro la radio per mesi "che vita di meeeeeeeerdaaa", e poi sforna un secondo singolo come "memo" semplice, essenziale, senza troppi fronzoli, capisco che una speranza c'è sempre, che dopo mesi, anni, di pagine sfogliate troppo in fretta e tutte uguali, vale la pena continuare a credere che prima o poi qualcuno con una chitarra fra le mani sia ancora in grado di farmi sorridere, mi scuota un pochino dentro e mi ricordi che la musica sarà sempre in grado di darmi lo stimolo giusto...il motivo per continuare a credere che sia una cosa meravigliosa, un fenomeno che mi accompagna da una vita e che, sono certa, sempre mi accompagnerà. " E’ un po’ come morire E’ stato tragico vederlo svanire Lontano dagli occhi, lontano dal cuore Corre veloce e le vite si scontrano Dalle luci dell’alba al tramonto Ritrovarsi abbracciati per anni e odiarsi all’improvviso. Ed io ti amavo poco

Così, imparammo a fare affidamento sulla sua assenza...(*)

Se proprio ieri sera non avessimo discusso per l'ennesima volta. Da sempre mi sembra che le incomprensioni superino quei rari momenti di intesa e armonia. Mi chiedo continuamente com'è possibile che siamo tanto distanti, perchè diversi non è un termine sufficientemente valido a spiegare la distanza; la diversità potrebbe unirci, essere la calamita che fa attrarre i poli opposti ma noi non ci incontriamo quasi mai. Non c'entra neanche il bene che, per sempre, ci vorremo, ma oggi credo che la distanza sia incolmabile, posso convivere con questa certezza? Posso smettere di lottare, a mio modo, per cambiare l'evidenza? Non credo in nessuna forma di accanimento, non farò eccezione questa volta. Imparerò a fare affidamento sulla tua assenza? (*)Life - Keith Richards

Abitudine

Quanto ci spaventa e quanto ne siamo dipendenti...dall'abitudine, che in fondo, se ci penso, quantomeno ne siamo circondati. Che la si voglia oppure no, che ci piaccia o meno, che si cerchi di sfuggirle o no. Abitudine, filo sottile che può condurre alla dipendenza perchè senza le nostre abitudini ci sentiamo smarriti, spaesati, magari anche vuoti; perchè ci dà fastidio un'abitudine, qualsiasi, specialmente quelle che ci fanno pensare che non vogliamo più quella determinata cosa ma semplicemente ci siamo abituati ad averla...ed effettivamente è un ragionamento orribile ma io, personalmente, voglio dare all'abitudine un'accezione del tutto positiva. Le mie abitudini me le sono costruite, le voglio proteggere, sono una parte integrante di me, a cui non rinuncio perchè qualcuno ha deciso che l'abitudine sia qualcosa, come dicevano i Subsonica, "un soggetto da evitare". Le mie abitudini come lasciare un bigliettino sul tavolo quasi (anche del "quasi&q

Allora avremmo potuto cantare il blues

Ottobre, ti aspettavo ma non ero poi così preparata. Sei freddo e uggioso e, come dicevo in un ottobre di tanti anni fa, mi regali foglie secche e nostalgia. Mi hai costretta a lasciare a casa il motorino e a percorrere nuovamente la strada di andata e ritorno dall'ufficio sottoterra...d'altra parte cosa c'è da vedere sopra, se non tutto il grigio col quale ci stai avvolgendo? Ebbene, qualcuno mi ha detto che questo è il mese più bello dell'anno, ho ascoltato ma non mi sono fatta imbrogliare, ho comprato il mensile senza fare troppe storie ed ho ripreso in mano " Life ", più di un titolo, più di un libro direi. Ho fatto fatica ad entrarci in confidenza ma nonostante le prime pagine avevo intuito che valeva la pena "soffrire" per voltare pagina e scoprire il resto, ( Life appunto). Quindi ho stretto i denti, non ho saltato neppure una pagina per paura di perdermi la svolta, quel passaggio in cui mi sarei perdutamente appassionata leggendo le par

il momento prima

*Non c'è nulla che lei possa fare signora, i malati di questo tipo capiscono in quel momento e quello successivo non ricordano nulla...* Mamma, dobbiamo metterci in testa, in questa maledetta testa che ci vede ogni giorno che passa sempre più simili, che non possiamo farci proprio nulla a volte. Mamma, capisci che è il tempo che scorre e che non possiamo fare molto se non cercare di difenderci? Vuoi capire, mamma, che sta arrivando l'inverno e dobbiamo tirare fuori le cose pesanti? Mamma ti ascolto, da giorni ormai, e condivido ogni tua angoscia e la cosa peggiore è che non ti servo a nulla e me ne rendo conto; mi rendo conto che dovrei prendermi cura di te, di voi e che non posso fare come vorrei e dovrei. Possiamo solo cercare di bastarci, possiamo fare il possibile e smetterla di credere che avremmo potuto fare meglio e di più. Mamma ti voglio bene e non te lo dico mai, eppure tu mi hai insegnato a farlo, mi hai insegnato davvero tutto quello che so. Non possiamo fe