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Try walking in my shoes...

Dave Gahan si mangia il palcoscenico e tutto S.Siro.
Ogni termine utilizzato per descriverlo sarebbe insufficiente, scarsamente efficace, riduttivo.
Si muove come fosse in camera sua e come se avesse il controllo di tutto e tutti.
Vorrei proprio indossarli i suoi panni, per un istante capire come dev'essere avere quel modo meraviglioso di pronunciare ogni parola, ogni suono.
Mentre ascolto i Depeche Mode in una sera di luglio a Milano mi passano per la testa un sacco di cose, affiorano sensazioni uniche, contrastanti.
Siamo spalla a spalla e adoro vedere il tuo sorriso e vederti riconoscere ogni canzone alla prima nota.
Ti anticipo solo su Personal Jesus...Martin è il mio preferito, è un musicista, quello che c'è dietro la maggior parte della poesia che poi Dave traduce in canto...ma Martin è il cuore, il motore, si emoziona ancora quando intona Home, si stupisce dell'affetto della gente...Home è un capolavoro e Martin ci tiene a condividere con tutti la sua "creatura perfetta".
Mi guardo attorno prima, durante e dopo il concerto...e mi rendo conto che mi piace camminare nelle mie scarpe, che non cerco, al momento, l'assoluzione...ogni tanto riesco a darmi tregua, riesco a pensare anche io che è assolutamente qui e così che vorrei essere.



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