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La prossima fermata

Mi vieni a trovare, di tanto in tanto, in un'immagine, dentro un profumo, tra le pagine di un libro, negli occhi di persone della tua età che incrocio per strada e poi nei sogni.
Così qualche notte fa ti ho trovata immobile davanti ad una porta bianca, hai aspettato che ti mettessi, piano, una mano su una spalla e ti sei voltata per guardarmi ed ovviamente sorridermi, mi sorridevi sempre; ti ho preso le mani ed abbiamo ballato insieme, poi mi sono messa vicina a te ed hai cominciato a dirmi di quanto fosse assurdo non riuscire più ad associare il nome a quello che pensiamo, vediamo, vogliamo esprimere perché nei rari momenti in cui quel male crudele ti toglieva le mani dal collo, tu ti rendevi perfettamente conto che qualcosa non "funzionasse" più in te.
Ma non lo hai detto affatto per piangerti addosso, no, tu lo hai detto per me, aggiungendo:
"nella vita prendi lo zaino e vai per il mondo e alla prossima fermata ci pensiamo, no?!"

Due giorni dopo ricevo una telefonata che non era minimamente prevedibile ed io ora so che devo prendere lo zaino, non lasciare questa strada intentata, col diritto di sentirmi leggera e vivermi l'ennesima avventura.

Ora so qual è la mia prossima fermata, grazie per avermi presa per mano.



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