Credo valga la pena leggerlo, finalmente l'ho trovato dopo averlo ascoltato in radio: folgorata!
Che peccato! Proprio poco prima di potersi riscattare, proprio poco prima di poter dimostrare alla musica che si era rimesso in piedi, pronto a farle vedere che era ancora il suo primo ballerino, il suo primo cantante, uno dei suoi piu’ grandi amori.
Ma la musica non se lo dimenticherà mai il suo principe Michael e forse è quella che lo ha perdonato per prima, forse l’unica che non lo ha mai nemmeno accusato. Michael Jackson. Opera d’arte dell’era contemporanea, frutto delle contraddizioni devastanti che ci mandano continuamente fuori tempo. Ha scritto, cantato e ballato canzoni che hanno reso a tratti migliori i giorni di tanti, tantissimi. La canzone giusta al momento giusto. Da sempre e per sempre lo balleremo, lo ascolteremo in cuffia, lo dedicheremo a chi amiamo o a chi abbiamo amato. Quel piccolino che cantava forte e danzava come un Dio, con tutta la forza che aveva e che non è mai cresciuto davvero, forse avrebbe vissuto meglio se avesse ricevuto, anziché scritto, una canzone come “You Are Not Alone”.
Mi è sempre sembrato molto solo Michael, spaventato, scoperto, e penso spesso al fatto che abbia chiamato una delle sue figlie Blachett (coperta), proteggendo le nostre defaiance con canzoni strepitose, straordinarie, meravigliose. La musica prima e dopo di lui non è stata più la stessa.
Oggi non si è spenta una stella, di quelle ce ne son tante… si è spenta una nota e la musica zoppica. Non credo che osserverò un minuto di silenzio per uno che ha riempito per anni i silenzi, di una musica pazzesca, mi sembrerebbe poco gentile. Per te Michael il mio minuto di moonwalking…
La Pina
Che peccato! Proprio poco prima di potersi riscattare, proprio poco prima di poter dimostrare alla musica che si era rimesso in piedi, pronto a farle vedere che era ancora il suo primo ballerino, il suo primo cantante, uno dei suoi piu’ grandi amori.
Ma la musica non se lo dimenticherà mai il suo principe Michael e forse è quella che lo ha perdonato per prima, forse l’unica che non lo ha mai nemmeno accusato. Michael Jackson. Opera d’arte dell’era contemporanea, frutto delle contraddizioni devastanti che ci mandano continuamente fuori tempo. Ha scritto, cantato e ballato canzoni che hanno reso a tratti migliori i giorni di tanti, tantissimi. La canzone giusta al momento giusto. Da sempre e per sempre lo balleremo, lo ascolteremo in cuffia, lo dedicheremo a chi amiamo o a chi abbiamo amato. Quel piccolino che cantava forte e danzava come un Dio, con tutta la forza che aveva e che non è mai cresciuto davvero, forse avrebbe vissuto meglio se avesse ricevuto, anziché scritto, una canzone come “You Are Not Alone”.
Mi è sempre sembrato molto solo Michael, spaventato, scoperto, e penso spesso al fatto che abbia chiamato una delle sue figlie Blachett (coperta), proteggendo le nostre defaiance con canzoni strepitose, straordinarie, meravigliose. La musica prima e dopo di lui non è stata più la stessa.
Oggi non si è spenta una stella, di quelle ce ne son tante… si è spenta una nota e la musica zoppica. Non credo che osserverò un minuto di silenzio per uno che ha riempito per anni i silenzi, di una musica pazzesca, mi sembrerebbe poco gentile. Per te Michael il mio minuto di moonwalking…
La Pina
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