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e confondo i miei alibi e le tue ragioni...

Ieri sera ho capito che si è chiuso un periodo, ero seduta nella sala di sotto del Rock and Roll...niente era come "lo avevo lasciato" ed è certamente colpa mia...colpa mia se hanno spostato i tavoli, se c'è una consolle sul palco dei live, se sono comparsi divanetti rossi accanto ai muri; ascoltavo per l'ennesima volta parole viscide di viscide persone, ascoltavo l'umiltà di uomo che doveva ingoiare ma non per questo era sconfitto...e non ero sconfitta io nonostante il dolore provato per quei cambiamenti e non solo quelli...avevo ancora da dire e ho detto, nessun pelo sulla lingua nè sullo stomaco...e così fa bene ma fa anche tanto male...ancora nessuna protezione ed un cielo minaccioso di pioggia da affrontare, che problema c'è?
E' un periodo di prese di coscienza.
E' un periodo dolce e amaro.
E' un periodo di consapevolezza.
Allora mi viene in mente Rimmel, capolavoro di consapevolezza, di prese di coscienza, un po' dolce e un po' amaro.

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"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

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Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva