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rimbalzata

Guardavo un servizio delle Iene ieri sera, avete presente quella tizia che rimbalza i Vips, fuori dalle varie discoteche milanesi, che incazzatissimi la minacciano in ogni modo "lei non sa chi sono io!"???Bene, facciamo un passo indietro...
Sabato scorso mi reco in tardo orario, in realtà di rientro dalla mia seratina, presso i Magazzini Generali di Milano (ex luogo di perdizione emozionale) e cerco qualcuno che conosco all'ingresso per poter entrare a fare un saluto/vedere com'è la serata...vedo Z. e gli vado incontro come fosse mio fratello, lo saluto, mano sulla spalla e gli dico: "sono venuta a fare un salto, volevo salutare tutti" e lui a quel punto mi risponde: "bisogna vedere cosa dice la ragazza alle liste, altrimenti sono 18 euro" ahahahahahaha!!!RIMBALZATA...e siccome non sono Vip (anche se in realtà quella sera lo ero, ufficialmente ero Mercoledì Addams!), dopo essermi fermata quei 10min fuori dalla porta per riprendermi dallo "schiaffo" del rimbalzo, consolata dalla mia compagna di viaggio, ho preso la mia 600 e sono andata verso casa...SFIGATA e RIMBALZATA!!!

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Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva