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progetto

Ieri sera, dopo un weekend pieno e pesante, guardavo una trasmissione che raccontava di italiani emigrati a Barcellona...perchè qui in Italia si va avanti a conoscenze, si riesce a fare il lavoro che si vuole solamente se qualcuno ti "presenta", si ottengono contratti dignitosi in casi limitatissimi...altrimenti tante pacche sulle spalle e contratti a collaborazione, chiamata, progetto...
Progetto è una definizione infame: cosa progetto con un contratto che mi scade ogni sei mesi?Cosa progetto se non ho la serenità di sapere che avrò una tredicesima, che posso ammalarmi, che maturo delle ferie e degli scatti di stipendio?!?
Sono stanca di vivere così, di tenere duro, di ritenermi fortunata solo perchè un lavoro ce l'ho e mi piace anche...come fosse una colpa!
Progetto di madarvi tutti a fanculo, ecco l'unico progetto che ho!

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Jean Claude...

"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva