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10 agosto 2014

E' una calda giornata di agosto, sei nella tua camera buia, sotto le coperte; non vuoi alzarti, stai piangendo perchè tutto ti sembra insopportabile.
Hai freddo ma sei sudatissima, cerco di fottere questa malattia bastarda e mischio le carte:
vuoi che chieda a Monica di farti una doccia, zia?
Mi rispondi di no, che lei non è una di famiglia e non ti senti a tuo agio.
Posso fartela io, ti va?
Mi rispondi di si, che hai proprio bisogno di una doccia fresca.
Facciamo anche i capelli?
Certo che si; poi ti vesto, ti asciugo i capelli e quando finisco sembra tu abbia dimenticato la tristezza mista a disperazione di qualche minuto prima e ne approfitto, sul tuo balcone si sta benissimo e ti ci porto, la giornata è splendida, sarebbe stato un peccato non approfittarne; io rimango lì, a godermi la mia vittoria ed i tuoi sorrisi, le tue chiacchiere e quasi ad accertarmi che, almeno per un po', niente ti faccia tornare in mente i cattivi pensieri.
La felicità di averti "strappata" da quel letto e dagli abissi di quella malattia subdola non la dimenticherò mai.

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2002/2009

le stesse sensazioni di 7 anni fa

e sono NOVE

chiamatemi un dottore...

...a volte sentirsi soli è necessario...altre è decisamente soffocante... quando si oscilla tra le due sensazioni è nauseante... sento parecchia nausea...ho bisogno di respirare... "polmone,lei sa che cosa fare...mi fermo troppo spesso per respirare.. stomaco, dottore tolga tutto...da troppo digerisco ogni fastidio... Somministri pure anestetico vitale voglio diventare insensibile al dolore Chiedo rimanere sotto lunga osservazione addormenti pure ogni forma di passione Somministri pure l’anestetico vitale addormenti pure ogni forma di passione ogni forma di dolore … ogni forma di dolore … ogni forma di dolore …" (il Nucleo)