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L'abitudine di tornare

Sei come io ti ho sempre "saputa".
Sono stata indecisa fino all'ultimo se venire o meno a sentirti in un'occasione del genere ma, mi sono detta, se non ora, quando?
L'attesa viene premiata, sali sul palco e sei visibilmente emozionata, come fosse la prima volta...intoni le tue canzoni e cerchi spesso la conferma di qualcuno del tuo staff, le nuove canzoni appaiono subito belle, cariche di significato, piene della tua assenza dalle scene.
Sei felice, lo dici tu stessa e si sente dalle nuove note che ci fai ascoltare, che suoni come solo tu sai fare con una chitarra fra le mani; concludi, non a caso, con confusa e felice e per me si chiude il cerchio, si completa il senso di aver preso la metro, una buona amica ed essere venuta lì.
Studio, in attesa di esserti accanto, la posizione migliore sul cd per un autografo, poi quando arriva il momento so solamente ridere e la posizione perfetta per il mio autografo la scegli tu; pronunci svariate volte il mio nome, non mi par vero, ti saluto baciandoti e dicendoti "grazie di tutto, nella vita".
Ora che ne avevo bisogno, ora che avevo sete, ora che era importante, grazie di aver avuto l'abitudine di tornare.

Commenti

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2002/2009

le stesse sensazioni di 7 anni fa

e sono NOVE

chiamatemi un dottore...

...a volte sentirsi soli è necessario...altre è decisamente soffocante... quando si oscilla tra le due sensazioni è nauseante... sento parecchia nausea...ho bisogno di respirare... "polmone,lei sa che cosa fare...mi fermo troppo spesso per respirare.. stomaco, dottore tolga tutto...da troppo digerisco ogni fastidio... Somministri pure anestetico vitale voglio diventare insensibile al dolore Chiedo rimanere sotto lunga osservazione addormenti pure ogni forma di passione Somministri pure l’anestetico vitale addormenti pure ogni forma di passione ogni forma di dolore … ogni forma di dolore … ogni forma di dolore …" (il Nucleo)