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radiometabolica

Ecco, non mi veniva la parola...radiometabolica...
la sera tutti i pensieri che in giornata mi hanno soltanto sfiorata ed ho cacciato via come un insetto fastidioso si riprsentano e mi costringono ad una "fragilità" che altrimenti maschero.
Ricordo ancora quel pomeriggio in cui tutto ebbe inizio..."non sarà nulla, perchè dovrebbe essere proprio quel caso"...quella telefonata invertì ogni pronostico, ogni ottimismo...le mie lacrime e già mi domandavo come agire, reagire, nascondere, sminuire, dire, raccontare...mi buttai negli eventi, non diedi nessuno spazio alla disperazione, provai in diverse situazioni a chiamare questo problema con il suo vero nome, dirlo è insieme liberazione e una piccola ferita.
Non lo so come sono arrivata ad oggi, non saprei dire con quale percentuale questo stato abbia condizionato le mie giornate, le mie azioni, i pensieri...
So solamente che ora mi è più chiaro cosa voglio nelle mie giornate.

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Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva