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Siamo grandi

"Pensa che x 24 ore i problemi non esistono"...ha ragione lei, lo spirito può e deve essere questo.
Si parte dunque, dopo aver pensato, in maniera quasi maniacale, a tutto quanto ci fosse da portare.
Arriviamo a Travedona Monate attorno alle 13, giusto il tempo di scendere dalla macchina e vedere i soliti noti che si buttano su teli cosparsi di acqua e svelto per andare poi a schiantarsi contro rovi nella migliore delle ipotesi.
Pian piano arrivano tutti, pochi i volti nuovi, tanti quelli di sempre e per un attimo il pensiero cade su altri che di sicuro non vedremo anche se tutto quanto, almeno per quel che mi riguarda, non sarebbe mai esistito senza questi "volti assenti".
Alle 13.46 mi rendo conto che non ho ancora bevuto la mia prima birra, devo rimediare, il frigo è sempre al solito posto e come ogni anno, è affollatissimo, pronto al nostro assedio.
Da quel momento, come ogni anno, perdo il conto ma, a differenza di ogni anno, non perdo i sensi, ho forse imparato a gestirmi, a non fare strani miscugli, a pensare che sia il caso di godersela in maniera diversa.
Il pomeriggio scivola via colorato, profumato di carne alla griglia e pieno di sorrisi, abbracci, mani che si trovano nel più dolce degli incontri, sguardi carichi di voglia di stare li, assieme.
Si fa notte e capisco di aver sottovalutato l'avventura in tenda, non sono chiaramente pronta, sono inadeguata, goffa e tutto quel che si può aggiungere...ma "grazie" ad un contrattempo e grazie alle mie splendide compagne di "stanza" riesco a tergiversare ed anche a dormire un po'.
Ma è il mattino successivo, guardandomi attorno, che mi rendo conto che siamo cambiati, tutti quanti, segni inequivocabili del tempo che passa: c'è una bimba che gattona sui materassini davanti casa, una bimba di neanche un anno...pazzesco!
Siamo grandi.

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Ho sempre nutrito un affetto particolare per questa canzone- bonsai di Carmen Consoli e forse perchè dice una cosa precisa e sentita: per arte si muore appunto. Dopo la mia prima lezione di pianoforte ed il contatto con una persona speciale come la mia insegnante posso dire di aver già imparato qualcosa e di sentirmi più "ricca". Carmen Consoli andata e ritorno poi, con i pensieri che viaggiano ed il cuore leggero sono tutto quello che mi serve.

e sono NOVE

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