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dentro me...


...lo ammetto, inserire cieli neri nel repertorio è stata un'idea spettacolare...perchè Morgan ha dato vita ad un vero capolavoro,che quando lo canti,il brivido parte da dietro la schiena... "scegli me tra i tuoi re,un vortice ci avvolgerà..." quante sensazioni in queste parole...vorrei spiegare cosa si prova a cantarle...tu sei in ogni mia nota... "ti prenderò se mi vuoi...danzammo in due,lei se ne andò" ...perchè funziona così...in un attimo il terreno sotto i piedi comincia a mancare... "ho i ricordi chiusi in te,la tristezza dentro me...tra due mani le mie" ...ecco il punto in cui i brividi si moltiplicano e vorrei incrociare il tuo sguardo... "di lacrime poi si bagnò,il regno che ho chiesto a te ed io ora...ho i ricordi chiusi in te,la tristezza dentro me,tra due mani le mie...sono cieli neri che io so non si scioglieranno più" ...ma poi cosa c'è da spiegare?Dopo può esserci solo il silenzio... la mia reazione è lottare per la persona che amo ...

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"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva