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panama

Fisso lo schermo...ascolto Panama dei Van Halen...non mi va giù ma fra poche ore sono in sala e devo suonarla come fosse il mio pezzo preferito...se mi rivedo solo un mese fa non credo di aver mosso tanti passi in avanti...sparita quell'insonnia, quel parlare nel sonno, l'angoscia, la paura che tutto possa farsi di nuovo buio e opprimente...no, stavolta ho agito e non ho subito...a volte basta un attimo di coraggio unito all'incoscienza e all'amore di chi vuole solo che io stia bene...qualcuno non ha affatto capito le mie motivazioni ma non so se devo delle spiegazioni, per una volta, che cazzo, prevale l'orgoglio di ciò che mi sarei aspettata o di ciò che proprio non mi aspettavo...il finale e quegli occhi non mi vanno proprio giù, un po' come Panama dei Van Halen!

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"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva