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otto ohm

Sconfiggerò il senso di abbandono lavando con la musica il tempo che rimane ed asciugando al sole io vedrò svanire le mie abitudini cattive Perché la notte ha inghiottito il copione ha ucciso la memoria, la speranza, il sogno è ancora troppo facile per me sentirmi solo finché fa giorno Per me che seguo in questo buio la mia lucciola che sopravvivo ai miei segreti inconfessabili per me che in fondo voglio solo vivere Il resto è la paura di non farcela Lascerò volare via le stupide certezze l'egoismo di chi è sempre solo per fare spazio solamente alle carezze ed evitare di pensare a senso unico Affiderò al vento tutta la tristezza nel fuoco brucerò la nostalgia di questi strani giorni labili in cui restare vuole dire andare via Per me che seguo in questo buio la mia lucciola che sopravvivo ai miei segreti inconfessabili per me che in fondo voglio solo vivere Il resto è la paura di non farcela Per me in questo mio mostrarmi vulnerabile ho conosciuto tutte quelle cose che danno alla mia vita presa a morsi il tuo sapore il resto è la paura di sorprenderci.

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"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva