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sei sempre stato lì

Fa freddissimo, il luogo non è certo di quelli che scaldano, non ricordo dove sei e chiedo a T. di venire con me, solo se se la sente.
Alle cinque arrivo puntuale ma non ho nulla con me, non ci ho neppure pensato; T. ed io ci aggiriamo per quei "campi" e sembra che neppure lei si ricordi dove sei: eppure basta vedere la sciarpa della Roma ed è fatta...non la vediamo, il buio che è sceso non aiuta ma non ci arrendiamo e finalmente riusciamo a trovarti: la sciarpa dev'essersi consumata col tempo e poi comunque sarebbe coperta da cespugli di bacche, edera e delle magnifiche rose rosse, belle come se fosse piena primavera, come se in qualche modo sapessero di essere vicine a te e avessero preso parte della tua vita.
Non mi fermo quanto vorrei ma il necessario per capire che appena potrò tornerò a trovarti e parleremo un po'...sono trascorsi otto anni e ancora ti ricordo lì, su quel muretto che mi sorridi e scherzi subito, con quell'urgenza di vivere che era soltanto tua!
Marì...Giusè!

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