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questione di feeling...

..."Certo che io e te siamo messe davvero bene"...

...doveva essere un venerdì sera come tanti, le solite facce, la solita musica, le stesse parole...sarà tutta un'altra storia...si chiacchera sui divanetti, c'è complicità..ha ragione quando mi fa notare alcune cose, vorrei intuisse che ho davvero capito quindi non insisto troppo nel far valere le mie ragioni...entriamo, vedo Max B. e lo saluto...accanto a lui "qualcuno" mi sorride e mi viene incontro...sono colpita e come mio solito non riesco a trattenere mezza emozione..."qualcuno" mi si ripresenta poco dopo in cortile, decido di cogliere l'attimo e offro da bere(the power of free drink!!!)...due chiacchere, pericolose, si entra e capisco al volo che non è proprio un venerdì come altri...mi faccio avanti con T.B. e gli dico: "trattala bene o ti spezzo le ossa"...mi soddisfa la sua risposta: "allora ci siamo capiti"...mi muovo tra le facce tutte uguali ma la sua non lo è affatto e allora ordino al bar il drink che aveva ordinato prima e glielo porgo fra le mani: "sei un amore" e bacio sulla guancia...ah, come mi sento leggera...il resto è un racconto senza fine col finale sfumato che finirebbe per stancare una serata finita con un carico di emozioni infinite per poterle descrivere...grazie ovviamente a chi c'è stato dall'inizio alla fine...certo nel mezzo c'è stato un vuoto ma "conVesso" tutto doveva andare così...questione di feeling...

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"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

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Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva