Passa ai contenuti principali

infinite malinconie....


...infinite malinconie mi assalgono dopo una giornata infinita...cosa ha scandito queste ore difficili?...non lo so...ricordi...immagini...flash...tutto si è accatastato nella mia mente, scontrandosi col cuore...provocando lacrime...lacrime e rabbia...quel mentire sottile...credi abbia fatto meno male?Ne ha provocato moltissimo...vorrei trovare mille giustificazioni e ne troverò...tutte sbagliate e senza un senso...perchè il mio senso non ha senso se parlo di te...infinite malinconie mi prendono lo stomaco...quanto sei distante?...mi ripeto che è gennaio e non è più tempo...quanto inverno deve passare ancora?...quante malinconie mi devono ancora assalire?... "sento un vuoto dentro che non riempirà nemmeno il sole...non lo sai ma ti nasconderò vicino a me,tra le parole...e adesso sono qui,seduto a questo tavolo,a scrivere che si,infondo è stato meglio perderti..."...

Commenti

Post popolari in questo blog

Jean Claude...

"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva