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e si farà tardi...come al solito...

Tempo fa sarei sempre arrivata in anticipo, ora le cose stanno in maniera leggermente diversa...ho ancora addosso i vestiti pesanti di una notte pesante...trascorsa cercando di farla trascorrere...come non ricordare quel magone fortissimo, ti sono bastate 7 parole...il mio nodo in gola a fatica buttato giù perchè ormai sono grande e forte, come piace a te...ho ancora in corpo parte di quel nervoso dovuto probabilmente a sorrisi "per forza" di una notte "per forza"...l'ultima serata della sister (speriamo piova ancora!) e non esserci stata degnamente...non ero affatto in anticipo, una lotta contro il tempo e indovinate un po' chi ha vinto?..."non mettere in dubbio il bene che provo per te"...scherzi?Non lo metto in dubbio affatto nè consentirò ad alcuno di farlo...e si farà di nuovo tardi...perderò tempo perdendo il senso...giocherò d'anticipo prevedendo il mio ritardo...ora devo proprio andare...e si farà tardi, come al solito...

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Jean Claude...

"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva