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Miss Kittin and my mind's wonderings...

...ore 22,30 puntuale in Via Pietrasanta...uno sguardo nel parcheggio...è un gesto d'istinto...tutto regolare...saluto distrattamente tutti, bè quasi tutti...stasera andrò dove andrò, non posso rischiare altre squalifiche dopo aver ordinato il mio mac book...i soliti rituali, si tagliano lime ed il succo bastardo mi ricorda quanto sia inopportuno mangiarsi le unghie...nessun problema mary: è tutto grigio, proprio come lo volevi tu...faccio un lavoro incredibile su me stessa, veramente sono mesi che lo faccio ed il lavoro paga, le sensazioni di vuoto, quelle che ti prendono sulle montagne russe per intenderci, sono praticamente azzerate...ho costruito il mio travelgum e non soffro più di certi disturbi...Miss Kittin incalza alla consolle, mi piace il suo modo di suonare...col tempo ho capito che anche un dj "suona"...e quando mixa "personal jesus" dei Depeche capisco che c'è un filo sottile che ci unisce...per incredibili momenti penso solamente a me, ai miei desideri, a quello che va e a quello che va molto meno...regalo sorrisi e mando a fanculo gli stronzi supponenti e fastidiosamente ubriachi...a fine serata si chiude a +2...mi accompagni alla macchina e mi chiami poco prima del mio definitivo rientro a casa...mastico forte forte il mio travelgum, sento che così possiamo andare avanti e ti do la buonanotte...
this is Miss Kittin and my mind's wonderings...

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Jean Claude...

"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva