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elizabeth bishop...

"Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. E’ evidente,
l’arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro."


...non è difficile perdere il controllo, la ragione, cento occasioni...non è difficile perdere se stessi, la strada e il giusto senso...non è difficile perdere tempo, perdere un tramonto o i tuoi occhi...non è difficile perdere al gioco, per davvero, in amore...nella vita...non è difficile perdere il sorriso, le chiavi di casa, un'eclissi di luna...non è difficile perdere l'orientamento, il filo del discorso, le proprie certezze...non è difficile perdere il segreto di un silenzio...non è difficile perdersi in un abbraccio...non è difficile perdersi nei ricordi e perdere i ricordi...ed è un vero casino, un peccato, un disastro...ed è necessario a volte...perdere, perfino te...

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Jean Claude...

"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva