Passa ai contenuti principali

discarica di pensieri...

"LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO D’UN GRIGIO INFINITO.
Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Sono le gambe piene di lividi,
sono pensieri sempre più ruvidi
."
(Subsonica)

...tutto comincia dal sudore e da quella palestra dove sento staccarsi man mano dal mio corpo scorie tossiche di una certa consistenza...non c'è pensiero che tenga fra quelle mura, io mi concentro solo su me ed il mio corpo...anche qui mi sto mettendo in gioco...perchè io le palle le ho e fanculo a chi pensa il contrario...una doccia fredda mi tonifica gambe e spalle, in qualche modo anche l'anima...

e viaggio alla volta dei Magazzini, luogo di perdizione emozionale...occhi, profumi, parole...nulla è lasciato al caso, nulla è privo di senso...la mente affronta salti spazio-temporali incredibili e scambiarsi le barrette al sesamo mi scalda un poco il cuore...il tempo dei saluti e capire che avrò sempre nel cuore i tuoi occhi...

...questa settimana mi sta regalando non pochi spunti di amara riflessione...
un messaggio inviato sta ancora aspettando risposta...
certe persone cominciano a darmi fastidio...foto da copertina celano dietro ben altro...la mia solita ingenuità fa il resto...

Miss Montenegro deve "andare a piedi fino a dove non sente dolore solo per capire se sa ancora camminare"...

Commenti

Luna ha detto…
Miss Montenegro ce le ha le palle..deve solo avere il coraggio di tirarle fuori..

ti voglio bene..

Post popolari in questo blog

Jean Claude...

"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva