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follia...

e adesso ascoltami, non voglio perderti, però non voglio neanche, neanche illuderti...quest'avventura è stata una follia, è stata colpa mia...e adesso spogliati, che voglio morderti, voglio sentire ancora il tuo piacere esplodere col mio...domani sarà tardi per rimpiangere la realtà...è meglio viverla...è meglio viverla...


...vorrei correre da te e fregarmene di tutto quello che c'è stato in mezzo...oggi va così...oggi ha ragione il Poeta, bisognerebbe solo viverla...me la devo assolutamente fare quella corsa e fermarmi solo quando questo cuore avrà deciso che fa troppo male, quando queste gambe bruceranno per il troppo dolore...alle volte succede che l'unica cosa che vorrei sarebbe quella di tornare a quei momenti così privi di logica ma tanto pieni di senso...oggi perdo l'equilibrio, cammino pericolosamente sul filo dei ricordi...27 rose bianche, le corse in motorino, l'Hemingway in via Vallazze, il 4/08, il 12/06, le foto al parco, respiri, promesse, sms...fermati Miss Montenegro...l'hai vissuta...non puoi rimpiangere nessuna realtà...nessuna...

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"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva