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però una cosa di sabato devo dirla

Daniele è un personaggio di quelli che lasciano sempre il segno: sabato sera ha coniato l'ennesima espressione per cui il suo pubblico si è dovuto per l'ennesima volta inchinare; un Arlo dalla faccia decisamente contrariata ci esprime il suo malessere per non avere la consueta stecca di marlboro rosse da ultimare in serata, Daniele lo guarda per circa 10 secondi e poi si rivolge al suo pubblico dicendo: "apriamo un telethon per le sigarette di Arlo, via alle telefonate!!!"; gente piegata dal ridere rende il giusto tributo ad un uomo-personaggio che non delude mai le aspettative!!!

Altro post senza puntini, bah, non so mica cosa mi stia succedendo!

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Jean Claude...

"Mordimi serpe uccidimi come hai ucciso Cleopatra..." Se non avete mai visto "Sensualità a corte", se non conoscete Madre, Madrina, Titti, Rastafan Implacable, Cassandra ma soprattutto se non conoscete Jean Claude...rendete più felici le vostre giornate e scaricate da "you tube" le varie puntate... sarete uomini e donne migliori...ve lo garantisco... "O Madreeeeeeeeeeeee"

Il dolore è un usuraio...

Palermo è uno dei personaggi più controversi di questa stagione, uno di quelli che non perdonerai ma che, alla fine, non odierai neppure. Personalmente non lo detesto perché è riuscito a trovare le parole per farsi commiserare, con una metafora che esplode come una granata e ti lascia lì, rincoglionito e con quel fischio nell'orecchio che per un po' non ti fa sentire nulla, capisci soltanto che non sei morto. Piano piano inizi a toccarti il corpo per capire se sei ancora tutto intero, lo sei? Cosa conta dopo un trauma enorme? Chi siamo dopo che ci hanno strappato il cuore dal petto? Come andiamo avanti con l'anima dilaniata? In questi mesi di grande dolore, in cui tutto si è fermato ed abbiamo avuto del tempo per tornare a guardarci dentro, non siamo diventati migliori credo ma sicuramente più consapevoli di qualsiasi cosa siamo o non siamo diventati, delle occasioni che abbiamo sprecato, delle persone che abbiamo trascurato e di quelle a cui abbiamo dato eccessiva